Di fronte all’Ospedale Pietro Caruso è la Chiesa e i resti del Monastero di S. Caterina.
La Chiesa faceva parte del monastero delle Benedettine, detto comunemente di S. Caterina, e fu fondato da un nobil uomo sambucese, certo Giovanni Domenico d’Irlando nel 1515 lI corpo del grande edificio del monastero fu costruito tutto intorno alla chiesa da tre lati: a sinistra dove comprendeva i locali dell’attuale casa canonica dell’arciprete-parroco e degli uffici municipali che delimitano il cortile-giardino sino alla Via Telegrafo; a destra dove comprendeva il grande chiostro, demolito subito dopo la prima guerra mondiale per crearvi l’attuale Piazza della Vittoria con il monumento ai caduti.
La chiesa, gravemente danneggiata nei giorni del terremoto del 1968 costruita contestualmente al monastero, fu adornata di stucchi nel ‘600, dallo stuccatore sambucese Giuseppe Messina. Si tratta di un barocco grossolano di prima esperienza, artigianale e forse per questo molto pregiato.
Tra le opere d’arte che arricchiscono la chiesa del Monastero sono: una statua lignea di S. Caterina d’Alessandria (1500); una grande pala di altare di Fra Felice della Sambuca che raffigura la glorificazione del Marchese Don Pietro Beccadelli che dotò e arricchì il Monastero e la Chiesa di rendite e di opere d’arte; una tela raffigurante la Madonna con il Bambino seduta con S. Gioacchino e Sant’ Anna di scuola fiamminga, custodita personalmente dal Parroco, ed altre opere d’arte.
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