Il cavalletto, o treppiede, è un accessorio fondamentale per il fotografo, in quanto ne aumenta in maniera preponderante le possibilità creative, per questo motivo il treppiede deve essere scelto con la massima cura. Vediamo di cominciare a considerare quali sono i principali parametri che devono guidare la scelta del cavalletto fotografico.
Robustezza e stabilità – Alla stabilità del treppiede è affidata l’integrità dell’ attrezzatura fotografica, esso dev’essere davvero stabile e robusto; uno dei momenti peggiori nella vita di un fotografo è quando vede cadere a terra la sua preziosafotocamera, magari con un obiettivo montato del valore di migliaia di euro.
Sarebbe davvero poco saggio risparmiare, proprio sull’acquisto del treppiede, qualche decina di euro. Se abbiamo una reflex, evitiamo i treppiedi esposti sulle bancarelle, e di acquistare marchi sconosciuti nei negozi. Rivolgiamoci produttori seri e conosciuti e scegliamolo accuratamente, adatto alle nostre necessità dopo averlo provato magari o averne chiesto informazioni agli esperti, amici fotoamatori o chiedendo lumi su uno dei forum on line.
Nella scelta del cavalletto possiamo avvalerci dei dati tecnici dichiarati, presenti sulle brochure e sui siti web dei migliori produttori. I dati tecnici riportato chiaramente: il peso che il treppiede può sostenere, come è evidenziato nella foto seguente, che riporta i dati tecnici di un treppiede in fibra di carbonio della Manfrotto, modello 055CX3, come sono dichiarati nel sito web del produttore:
E’ bene orientarsi verso un cavalletto che dichiari una “capacità di carico” superiore di almeno il 30% al peso della reflex e dell’obiettivo che dovrà sostenere. Un treppiede con dimensioni generose garantirà dal rischio di improvvise cadute e l’attenuazione delle vibrazioni che provocano il micromosso, con la conseguente perdita di nitidezzao.
Inoltre, anche il numero delle sezioni delle gambe influenza molto la stabilità del treppiede: è importante assicurarsi che il cavalletto che stiamo acquistando non abbia più di due snodi, che le gambe, quindi, non abbiano più di tre sezioni.
Trasportabilità – è un fattore molto importante nella scelta, anche se entra in antitesi con la caratteristica precedentemente considerata, infatti un treppiede stabile, di solito, è anche piuttosto pesante, quelli in fibra di carbonio sono fino al 30% più leggeri degli altri a parità di capacità di carico ma molto più costosi. Se dobbiamo trasportare il cavalletto durante lunghe escursioni dobbiamo considerarne l’acquisto, oppure cercare una soluzione di compromesso.
Versatilità – Molto importante nella scelta del treppiede, in particolare la possibilità di montare la colonna in orizzontale e/o di eliminarla per allargare le gambe per raggiungere un’altezza minima da terra di 15-20 cm.
La colonna del treppiede.
Possibilità di montare la colonna in orizzontale – La colonna del treppiede permette di aumentarne l’altezza massima di lavoro quando le gambe sono completamente estese. Per alcuni generi fotografici (macro in primis, ma anche riproduzione di documenti, ecc…) è importante che sia possibile disporla in orizzontale come si vede nell’immagine:
Il treppiede deve dare la possibilità di potere montare la colonna centrale in orizzontale.
In questa maniera si può fotografare con la macchina fotografica rivolta verso il basso, questa situazione si presenta più di frequente di quanto si possa immaginare, soprattutto se la fotografia praticata è quella rivolta alle macro.
Questa foto è stata scattata con la colonna del treppiedi disposta orizzontalmente.
Possibilità di eliminare la colonna centrale – Anche questa caratteristica è molto importante in quanto permette di raggiungere un’altezza minima da terra non superiore ai 15-20 cm., importante soprattutto nella fotografia naturalistica. Un’altezza minima da terra contenuta permette di fotografare i piccoli animali alla loro stessa altezza, cioè con la migliore prospettiva. Naturalmente è fondamentale che le gambe del treppiede siano completamente allargabili come si vede nella foto.
È importante che il treppiede abbia la colonna centrale staccabile e le gambe che si allarghino completamente per garantire un’altezza minima da terra di pochi centimetri.
Altri fattori di cui tener conto nella scelta del treppiede – Un altro elemento da considerare è quello dell’altezza massima che deve essere di 130 – 150 cm con colonna centrale abbassata. La colonna centrale permette di aumentare l’altezza ma è pur vero che quando essa è sollevata il treppiede diventa meno stabile. Per questo è meglio acquistare un treppiede che sia tanto alto che ci eviti di ricorrere alla colonna centrale.
I dati tecnici del Manfrotto 055CX3: sono indicati, nell’ordine, altezza minima da terra, peso massimo caricabile, altezza del treppiede da chiuso, altezza del treppiede con la colonna centrale estesa, altezza del treppiede con con colonnacentrale abbassata, numero di sezioni delle gambe. Fonte: www.manfrotto.it
Per quanto riguarda il colore, non vi sono particolari necessità. Se siamo interessati alla pratica della fotografia naturalistica, molti fotografi che già hanno esperienza in merito, suggeriscono di acquistare un treppiedi di colore verde scuro oppure nero, perché il colore alluminio e molto più visibile e riflette di più i raggi solari che potrebbero essere percepiti dagli animali e infastidirli. Molto utile, soprattutto se lo si utilizza per le riprese video, può essere la bolla di livello.
Bolla sul treppiede.
I piedini dei treppiedi professionali sono, di solito, intercambiabili e quindi facilmente sostituibili, in quanto i produttori li vendono separatamente, come accessori. I più comuni sono quelli con i quali sono venduti, in genere sono in gomma, utili sia in interno che nella maggior parte delle situazioni in esterno. Esistono poi i piedini in metallo, da utilizzare solo all’esterno, si conficcano nel terreno e ne aumentano la stabilità. Vi sono poi i piedini doppi, dotati sia di gommino che di punta in metallo. Piedino doppio con base in gomma da ruotare per fare fuoriuscire la punta in metallo.